XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878
Una di quelle che più mi hanno preoccupato fu la osservazione, molto acuta e gravissima nelle conseguenze che potrebbero derivarne, dell'onorevole
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da un lato, dall'altro legittime quelle dei produttori, sarebbe quindi una discussione, questa, che non condurrebbe a risultato veruno: «…a tenere
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Le statistiche da cui lo desumo, non sono compiute a tutto il 1877, per questi elementi, ma abbiamo quelle del 1876. Dalle ultime statistiche rilevo
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, sebbene con carattere temporaneo e provvisorio, una vera tariffa differenziale, io credo che per quelle dichiarazioni sia affatto eliminato il dubbio che
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. Ma quando dopo quelle mie dichiarazioni è venuto fuori l'onorevole relatore e con un nuovo discorso ha modificato le dichiarazioni che aveva fatte
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quelle che ha date l'onorevole Luzzatti sono esatte, come sono esatte quelle date dall'onorevole Depretis. Ora, con questa certezza, mi parrebbe, ripeto
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trattasse di una di quelle questioni nelle quali ci fosse la possibilità di due interpretazioni sta bene; ma qui non è possibile che una interpretazione sola
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Ma tutte quelle che possono validamente formare oggetto di stipulazione consensuale, necessariamente possono essere benanche materia di arbitramento
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Io penso che le sole materie, le quali non possono assoggettarsi ad arbitramento siano quelle che toccano alla esistenza ed all'esercizio della
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Perchè noi siamo in una di quelle questioni daziarie che dirò di doppia natura; se da una parte riguardano le tariffa di confine, dall'altra
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ingiuste riserve la loro applicazione a quelle materie le quali ne sono suscettive, senza volerlo, e senza pensarlo, si sarebbe trovato ne' suoi effetti
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Corona, di quelle difficoltà. Ma debbono essere difficoltà serie e reali, non quelle le quali ci allontanano dall'applicazione dei principii razionali e
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, affinchè sia esclusa l'ingerenza di un governo straniero in quelle modalità di tassazione che la nostra legislazione daziaria interna ci consente.
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Quando io mi accontento di lasciare ai futuri negoziatori di escludere d'accordo dal patto dell'arbitramento quelle materie che non credono
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escluderne quelle materie che non credessero di assoggettare all'arbitramento.
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Le ultime dichiarazioni fatte dall'onorevole ministro delle finanze coincidono perfettamente con quelle che ha fatte la Commissione. Stabilito dunque
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io sono disposto a fare, propone che la Camera dichiari fin da ora che debbano rimanere escluse precisamente quelle quistioni, di cui fecero parola la
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particolarmente ringrazio, non che di quelle fornitemi dal ministro per le finanze relativamente al dubbio da me sollevato sul trattamento dei vini italiani in
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esaminare i documenti del Governo, riscontrarli con le leggi francesi e con quelle italiane, io dirò francamente la mia opinione. Mantengo la
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Laonde neppur questa parte della lettera di cui l'onorevole Bordonaro ha dato lettura, non infirma quelle spiegazioni che io, come relatore della
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Debbo pure confermare intieramente le dichiarazioni fatte dall'onorevole relatore, e quelle fatte dall'onorevole ministro delle finanze.
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quella parte del trattato, bensì desiderava che la Camera affermasse esplicitamente il significato che dava a quelle pattuizioni sulle quali sorsero i
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trattato, e di quelle dell'onorevole Depretis che lo sottoscrisse dichiarandomi lieto di riconoscere come esse sieno la negazione assoluta delle
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Accademia della crusca
